di Paolo Negretto
L'idea mi è venuta in Luglio.
Non ho mai fatto una gara di questo sport, non ho mai provato nemmeno in allenamento ad unire i tre sport, li ho solo allenati separatamente negli ultimi mesi; mi sono però messo in testa che il mio primo sarà un medio (distanza equivalente a mezzo Ironman): 1,9 km nuoto, 90 km di bici e 21,1 km di corsa.
L'idea è diventata un pensiero fisso quando ho partecipato alla traversa del lago di Mergozzo il 20 Luglio: posto che mi è piaciuto molto. Ho visto la pubblicità della gara e così mi sono messo in testa di farlo qui. Con il passare dei giorni e delle settimane ho ragionato sempre più sul fatto che nelle 3 prove fatte separatamente non ho alcun problema, una gara di 5 ore la posso fare (visto i trail di corsa in montagna che ho fatto ultimamente) così il 15 Agosto mi sono iscritto.
Da qui al giorno della gara avrei dovuto fare qualche allenamento specifico, ma ero in vacanza e potevo solo correre, anzi solo 2 settimane prima con la partecipazione alla “Veja Skyrace” di Bognanco mi sono sovraccaricato ed ho temuto seriamente di aver compromesso la gara di Mergozzo.
Il giorno si avvicina, chiedo consigli ad amici con un minimo di esperienza (più che altro per organizzare i cambi che non ho mai fatto), consulto siti sul regolamento, preparo il materiale e ieri, 7 di Settembre, mi presento sul posto di gara.
A differenza di come ho sempre vissuto il mondo del podismo, per lo meno a modo mio, cioè un po' easy, qui c'è poco da essere superficiali: il rischio di compromettere la gara per problemi logistici, meccanici o di mancato rispetto delle regole e la conseguente squalifica, sono alti.
Mi dirigo alla postazione 183 (numero del mio pettorale) dove preparo la mia bici con tutto il resto del materiale per i cambi, che da neofita ho deciso di fare in maniera semplice,senza scarpe già agganciate alla bici o altri stratagemmi per risparmiare tempo.
Alle 10 entriamo in acqua, sto ancora parlando con un amico quando sento scoccare all'improvviso il Via!
Qui, più che nelle gare podistiche, partire dietro a nuoto è un gran casino, manate e calci da tutte le parti, superare è difficile, facciamo il primo giro delimitato da 3 boe, il percorso prevede l'uscita dall'acqua (penso per passare sul tappetino del chip), mi rituffo, comincio il secondo giro, i tratti dove riesco a nuotare bene sono davvero pochi con questo traffico, ma termino comunque la prima prova senza problemi.
Usciti dall'acqua dobbiamo percorrere correndo circa 500 metri per arrivare in zona cambio, tolgo la muta infilo le calze, le scarpe, metto il casco e come da regolamento porto la bici a mano fino alla linea di partenza.
La frazione di bici si disputa su uno stradone piatto da percorrere in andata e ritorno per 2 volte, la scia è vietata, bisogna stare attenti, pena la fermata al penalty-box per 5 minuti. La maggior parte dei concorrenti ha bici da crono spaziali, ma comunque mi difendo bene mantenendo una media decisamente superiore a quello che pensavo, solo il vento in alcuni tratti mi ha fatto rallentare, per il resto è stata una corsa continua toccando raramente le leve dei freni. Sul finire della prova capisco di aver guadagnato almeno una decina di minuti sul tempo che pensavo di metterci e l'ottimismo cresce in me. Scendo dalla bici, mi dirigo verso la zona cambio, parcheggio il mio mezzo, cambio le scarpe e vado all'uscita, quando un giudice mi urla “Il casco!”
Noo!!!!
Ho dimenticato di toglierlo!!!
Torno indietro, lo lascio nella mia postazione e via comincio a correre: questa è la cosa che mi riesce meglio, un attimo di tempo per far capire alle gambe che devono cambiare movimento ed aumento il ritmo.
Dobbiamo percorrere una strada lungo il lago, in andata e ritorno per 3 volte, il che non è il massimo, ma è comunque bello incrociare più volte gli altri concorrenti e passare davanti a mia moglie Sara e mio figlio Pietro che mi hanno supportato in questa avventura.
Dopo pochi km capisco che questa terza prova è durissima, sono stanchissimo, il ritmo di corsa scende drasticamente rispetto a quello che mi aspettavo, ma comunque guadagno continuamente posizioni.
Fa caldo mi faccio bagnare da dei tizi con la canna dell'acqua ad ogni occasione, nella mia testa si fa strada il desiderio di un tuffo nel lago non appena taglio il traguardo, e così anche se rallentando sempre più, riesco a giungere al termine della gara senza mai fermarmi, giusto il tempo di farmi accogliere da mia moglie e mio figlio e poi diretto in acqua!
Che toccasana per i miei muscoli, e per la mia pelle, non molto abituata, in questa estate, a prendere tutto questo sole!!!!
Termino la mia prova in 4:54: comunque sotto le 5 ore come mi ero prefissato.
Mi sorprendo quando vedo di essermi piazzato in 37esima posizione: non ho avuto inconvenienti meccanici, ho gestito bene le forze, non ho avuto alcun problema fisico, la fatica è stata tanta ma la soddisfazione enorme.
Oggi analizzando i tempi vedo:
frazione di nuoto discreta 91esimo tempo
cambio nuoto bici pessimo 155esimo tempo
frazione di bici discreta 85esimo tempo
cambio bici corsa peggio del precedente (vedi inconveniente del casco) 165esimo tempo
frazione di corsa buona 20esimo tempo
C'è ancora da lavorare in vista di una prossima gara, ma penso di avere buoni margini di miglioramento
Paolo Negretto